istantanee
istantanee di fine marzo
ovetti di cioccolato, un fiore, una persona gentile, il picnic in salotto, il verde delle carote.
ovetti di cioccolato, un fiore, una persona gentile, il picnic in salotto, il verde delle carote.
delle scarpe highlander, uno (sgn)omino di neve, i suoi resti, il primo narciso.
o dei meccanismi per cui può succedere di metterci quasi un anno per a) iniziare e b) portare a termine uno schifido lavoretto che si potrebbe sbrigare in poche ore (e dell’alleato che mi sta aiutando a superare la paralisi).
un profumo insolente, la nuova fauna urbana, un ufficio con vista, l’hotpot in una giornata fredda e la scoperta degli hot toddy.
i primi fiori (e i loro pollini), un concittadino colorato, l’evoluzione di un pensiero, la nuova vita di un oggetto, il decluttering della dispensa.
come mi sta? mi dona?
anche se il coro nella mia testa stride come uno stormo di gabbiani nel tentativo di farmi desistere, penso che sia un ottimo momento per iniziare a portarla anche in pubblico.
un micro falò, la tana, una parola guida scomoda, la biblioteca di zona, il timer felino, i premietti, il rösti di mele, la bouganville che sboccia ♥
Sono tornata dalle vacanze che tutto era chiuso, ma mia mamma che è sempre la mamma mi ha fatto trovare pronto un kit di bentornato che comprendeva -tra le altre cose- anche questi piselli freschi, amorevolmente sgranati con le sue manine. Per evitare che indurissero e perdessero dolcezza, ci ho subito fatto il pesto!
Questa perla di saggezza Jedi riassume perfettamente questo post: la nostra realtà è formata dalla nostra percezione del mondo in cui viviamo, che a sua volta dipende da ciò su cui focalizziamo la nostra attenzione.
Mantova, Palazzo San Sebastiano, secondo piano. La mia attenzione viene subito catturata da un affresco. O meglio, dall’acconciatura apparentemente anacronistica della figura in primo piano. Chi è questa fanciulla? Cosa rappresenta la sua iconografia? Qual è la sua storia?